Cvrisk-IT, perché si misura il calcio nelle arterie coronarie

CAC, un risultato inatteso
In un nuovo studio su oltre 40mila persone, i ricercatori dell'Intermountain Health di Salt Lake City (UTAH, Stati Uniti) hanno rilevato che i pazienti che non presentano tracce di calcio nelle arterie coronarie (CAC, Calcium Artery Calcium) non solo hanno una probabilità significativamente inferiore di subire le conseguenze più devastanti per patologie cardiache, inclusi infarti del miocardio e insufficienza cardiaca, ma presentano anche un rischio ridotto di morte per patologie non cardiache. 
 

Misurazione del CAC

Lo studio americano attesta l’interesse della comunità scientifica internazionale sul calcio che si deposita nelle arterie coronarie che irrorano il cuore. Non a caso, lo studio italiano CVrisk-IT, attualmente in corso, si propone di indagare le ripercussioni dei livelli CAC sulla salute cardiovascolare. Un dato che si può apprendere facilmente attraverso un esame imaging non invasivo e privo di rischi: la TAC coronarica senza mezzi di contrasto. 
 

TC

Che cosa significa l’accumulo di calcio nelle coronarie?
Il calcio nelle arterie coronarie (CAC) è un forte indicatore della probabilità di sviluppare una coronaropatia. “Quando la placca si accumula nelle arterie coronarie - spiega il team statunitense autore dello studio – il flusso sanguigno al muscolo cardiaco è limitato e la rottura della placca può bloccare completamente il flusso sanguigno, causando angina instabile o infarto. Con l'invecchiamento, le placche attraggono calcio, che può essere visualizzato con la TAC coronarica”. Se una persona ha un punteggio di calcio nelle arterie coronarie pari a zero, la probabilità che le sue arterie coronarie siano prive di placche avanzate è molto alta. Se è presente CAC, il rischio di un futuro infarto è molto maggiore e proporzionale al punteggio CAC. Nello studio Intermountain Health, i ricercatori dichiarano che le persone con qualsiasi livello di calcio nelle arterie coronarie hanno un rischio più che doppio di andare incontro a gravissimi problemi per qualsiasi patologia rispetto ai pazienti senza evidenza di CAC, comprese le patologie non correlate alla salute cardiaca, come spiega in un comunicato il centro americano, a seguito della pubblicazione su Circulation.

La sorpresa secondo i ricercatori americani
"Sappiamo che l'assenza di calcio nelle arterie coronarie è un predittore di buona salute coronarica, ma siamo rimasti sorpresi nello scoprire che potrebbe anche essere un segno di buona salute generale", afferma Jeffrey L. Anderson, medico di Intermountain Health e ricercatore principale dello studio. "Il punteggio di calcio nelle arterie coronarie potrebbe essere un predittore più potente della salute generale di una persona di quanto pensassimo in precedenza. Non conosciamo il meccanismo di questo beneficio prolungato, ma la placca coronarica potrebbe essere correlata alla placca nei vasi sanguigni di altre parti del corpo e l'aterosclerosi potrebbe anche avere un impatto negativo sulla sorveglianza immunitaria, un importante meccanismo protettivo contro il cancro". I risultati dello studio sono stati presentati alle Sessioni Scientifiche 2025 dell'American Heart Association a New Orleans questo novembre.

Meccanismo sconosciuto
I ricercatori americani chiariscono di non essere certi del motivo per cui i tassi di mortalità per tutte le cause dei pazienti, non solo cardiovascolari, fossero più elevati per chi presentava un’evidenza di calcio nelle arterie coronarie e ulteriori esplorazioni sono all’orizzonte. "Questo potrebbe aiutare a scoprire il meccanismo per cui un punteggio di calcio nelle arterie coronarie predice la morte per problemi non coronarici", spiega Anderson. "Al momento non è chiaro e servono ulteriori studi, ma è un'osservazione molto interessante e suggerisce che il calcio nelle arterie coronarie abbia un valore prognostico che va oltre il semplice infarto e altre cause cardiache”.

In attesa dei primi risultati CVrisk-IT sull’imaging
Nel gruppo definito “Imaging” dello studio Cvrisk-IT gestito dalla Rete cardiologica italiana, alcune persone saranno sottoposte a esame strumentale vascolare mediante Ecocolordoppler carotideo o TAC coronarica senza mezzo di contrasto, per la valutazione dei parametri morfologici e funzionali del cuore. Oltre a questo, nel gruppo definito “Genetico” verrà svolta avrà un’analisi genetica sui campioni di sangue prelevati per quantificare l’effetto stimato di diverse varianti genetiche sulla suscettibilità della persona a sviluppare una qualsiasi patologia cardiovascolare (Polygenic Risk Score, PRS). Alcuni partecipanti potranno essere sottoposti a entrambe le metodiche.
 

Riferimento

  • Anderson J et al. Coronary artery calcium predicts all-cause and non-coronary mortality. Abstract 4358554: Coronary Artery Calcium Predicts All-cause and Non-coronary Mortality. American Heart Association's 2025 Scientific Sessions and the American Heart Association's 2025 Resuscitation Science Symposium. https://www.ahajournals.org/doi/abs/10.1161/circ.152.suppl_3.4358554