Giornata mondiale senza tabacco: anche una sigaretta al giorno fa male al cuore
26/05/25

Fumo e salute cardiovascolare: cosa sappiamo oggi
Quando si parla di rischi del fumo di sigaretta, il pensiero corre subito al tumore al polmone. Ma limitare il danno solo al rischio oncologico è riduttivo: il tabacco è una minaccia molto più ampia per la salute. In occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco, vogliamo puntare l’attenzione su uno dei bersagli più colpiti dal fumo di sigaretta: il nostro sistema cardiovascolare.
Il legame tra fumo di tabacco e malattie cardiovascolari è ben documentato dalla letteratura scientifica. Oggi sappiamo che il fumo non solo accelera i processi patologici a carico del cuore e dei vasi sanguigni, ma rappresenta anche un fattore di rischio cruciale in presenza di condizioni come diabete, ipertensione e colesterolo elevato.
Una recente revisione sistematica ha evidenziato come la nicotina e il monossido di carbonio siano due nemici del cuore. Già dopo pochi minuti dall’accensione di una sigaretta, aumenta la frequenza cardiaca e si riduce la capacità del sangue di trasportare ossigeno, affaticando il cuore e danneggiando le pareti dei vasi sanguigni. Il fumo accelera inoltre lo sviluppo dell’aterosclerosi, incrementando il rischio di incorrere in eventi cardiovascolari gravi come infarti e ictus.
Per sottolineare la gravità dei danni derivanti dal fumo di tabacco, il Ministero della Salute ha ricordato che il fumo è responsabile, ogni anno, di più decessi di alcol, AIDS, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme.
Un’abitudine ancora troppo diffusa
Nonostante sia un comportamento modificabile, l’abitudine al fumo continua a rappresentare una delle principali sfide di salute pubblica, in Italia e nel mondo. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2022 fumava circa un italiano su quattro, il 24,2% della popolazione italiana: una percentuale che non si registrava dal 2009. Il principale ostacolo a smettere di fumare è la dipendenza da nicotina ma giocano un ruolo importante anche le disparità socio-economiche. Secondo la sorveglianza “Passi d’Argento”, l’abbandono del fumo è più frequente tra chi ha un livello di istruzione più alto o non presenta difficoltà economiche. La quota di ex-fumatori sale al 30% tra le persone senza problemi economici (contro il 20% tra chi ne ha), e al 33% tra i laureati (contro il 20% tra chi ha solo la licenza elementare). Un dato che evidenzia quanto le disuguaglianze sociali influenzino anche la possibilità di compiere scelte salutari.
Prevenzione possibile, benefici immediati
Il dato più allarmante è che nella maggior parte dei casi si comincia a fumare molto presto: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 70% dei fumatori accende la prima sigaretta prima dei 18 anni, e il 94% prima dei 25. Si tratta quindi di un’abitudine che si radica in giovane età e che spesso accompagna per anni, con conseguenze cumulative per la salute cardiovascolare. Ma smettere di fumare è possibile, secondo i dati Istat il 90% degli ex fumatori ha smesso senza aiuto, e produce benefici già nel breve periodo: la pressione e la frequenza cardiaca cominciano a diminuire, il sangue trasporta meglio l’ossigeno e le arterie possono iniziare a riparare i danni causati dal fumo. Inoltre, il corpo diventa più efficiente nel “ripulire” il colesterolo in eccesso. Anche per chi ha fumato a lungo, interrompere questa abitudine può ridurre significativamente il rischio di eventi cardiovascolari: un dato importante, soprattutto per chi vive con una malattia cronica o presenta altri fattori di rischio. In un’ottica di prevenzione, ogni sigaretta in meno è un passo in più verso la protezione del cuore.
Riferimenti
- Istituto Superiore di Sanità (2022). Fumo. Aspetti epidemiologici in Italia. Fonte: https://www.epicentro.iss.it/fumo/epidemiologia-italia Ultima consultazione: 20/05/2024
- Istituto Superiore di Sanità (2019).La sorveglianza Passi d’Argento. Fonte: https://www.epicentro.iss.it/passi-argento/dati/fumo Ultima consultazione: 20/05/2024
- Ministero della Salute (2025). Tabagismo. Fonte: https://www.salute.gov.it/new/it/tema/fumo-prodotti-del-tabacco-sigarette-elettroniche/tabagismo/ Ultima consultazione: 20/05/2024
- Parmar MP, Kaur M, Bhavanam S, Mulaka GSR, Ishfaq L, Vempati R, C MF, Kandepi HV, Er R, Sahu S, Davalgi S. A Systematic Review of the Effects of Smoking on the Cardiovascular System and General Health. Cureus. 2023 Apr 24;15(4):e38073. doi: 10.7759/cureus.38073.