Il cuore delle madri: forza da proteggere, fragilità da conoscere

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Diventare madre è un viaggio straordinario, che trasforma corpo e spirito. Ma in questo viaggio, il cuore può incontrare delle fragilità che spesso passano inosservate.

Esistono infatti condizioni legate alla gravidanza che possono aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari negli anni successivi.

Conoscerle è il primo passo per proteggersi.

 

Disturbi ipertensivi della gravidanza

Il corpo della madre, durante la gravidanza, inizia a “lavorare sotto pressione”. Il cuore e i vasi sanguigni fanno più fatica, e questo può danneggiare organi come i reni, il fegato, il cervello. In alcuni casi, è quindi possibile incorrere in situazioni di ipertensione gestazionale o preeclampsia.

L’ipertensione gestazionale può comparire dopo la 20ª settimana di gravidanza. Si tratta di un’elevata pressione sanguigna che però non comporta altri sintomi o danni agli organi. Solitamente, scompare dopo il parto ma (se non monitorata) può evolvere in preeclampsia.

La preeclampsia è una condizione più complessa, che può insorgere dopo la 20ª settimana di gravidanza e si manifesta con sintomi specifici, tra cui pressione alta, iposviluppo fetale e presenza di proteine nelle urine (proteinuria). È una complicanza seria che riguarda circa il 3-5% delle gravidanze e richiede attenzione medica immediata perché può mettere a rischio la salute della madre e del bambino.

 

Diabete gestazionale

Il diabete gestazionale è una forma di diabete che si manifesta per la prima volta durante la gravidanza, solitamente tra il 2° e il 3° trimestre. Significa che i livelli di zucchero nel sangue (glicemia) diventano troppo alti perché l’organismo della madre non riesce a usare bene l’insulina, l’ormone che regola il glucosio. Ciò accade a causa dei cambiamenti ormonali della gravidanza, che rendono le cellule più resistenti all'insulina.

Di solito, il diabete gestazionale scompare dopo il parto. Tuttavia, esso aumenta il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari nella vita adulta. Un invito silenzioso a prendersi cura di sé, anche dopo la nascita del proprio bambino.

 

Ormoni e fertilità

Durante la gravidanza, gli squilibri ormonali e i cambiamenti fisiologici influenzano in modo significativo la salute cardiovascolare, rendendo necessarie strategie di prevenzione mirate. Anche condizioni come la sindrome dell’ovaio policistico, l’uso di contraccettivi ormonali e le terapie per la fertilità possono influenzare il profilo cardiovascolare. In questi casi, è fondamentale una valutazione personalizzata, perché ogni donna è diversa, e diverso dev’essere il modo di prendersene cura.

 

Promuovere consapevolezza, sempre

Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte tra le donne in Italia, ma molte non ne sono consapevoli. Per affrontare questa sfida, uno studio italiano ha coinvolto oltre 2.500 donne lombarde in un’indagine approfondita su stili di vita e percezione del rischio cardiovascolare.​ Dallo studio “A Call for Women” (promosso dall’IRCCS Policlinico San Donato con la collaborazione di istituzioni, Enti, Associazioni e social-media) è emerso che:

solo il 35% delle partecipanti sapeva che le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte tra le donne 

  • il livello di istruzione non influiva significativamente sulla consapevolezza delle partecipanti sul tema della salute cardiovascolare.

Studi come questi, così come CVrisk-IT, mirano a progettare interventi di prevenzione primaria sempre più personalizzati ed efficaci nel raggiungere tutte le persone attraverso messaggi adeguati e strategie preventive su misura.

 

Riferimenti

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