La mobilità attiva fa bene al cuore

Bici città

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato nuovi dati sulla mobilità attiva in Italia, cioè l’abitudine a muoversi a piedi o in bicicletta per recarsi al lavoro, a scuola o negli spostamenti quotidiani.
Questa scelta non è solo sostenibile per l’ambiente, ma è anche un potente alleato della salute: un’abitudine che aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e obesità, migliora lo stato psicofisico e abbassa i livelli di stress. Secondo l’OMS, l’obiettivo dovrebbe essere quello di praticare almeno 150 minuti a settimana di attività moderata (come camminare o pedalare per spostarsi abitualmente) o, in alternativa, 75 minuti di attività intensa o anche una combinazione equivalente delle due modalità. Per chi non svolge sufficiente attività fisica, raggiungere questo livello può aumentare l'aspettativa di vita.
Uno studio pubblicato sulla rivista Public Health Reviews rivela che chi cammina o va in bicicletta per spostarsi, anche solo per andare al lavoro o a fare la spesa, è più protetto nei confronti dei rischi che minacciano la salute cardiovascolare e respiratoria con grandi benefici per la qualità di vita.  

I dati italiani
I dati raccolti nel nostro Paese nel biennio 2023-2024 rivelano che:
 

  • il 10% degli adulti (di età compresa tra 18-69 anni) usa la bicicletta per gli spostamenti quotidiani, una pratica più diffusa al soprattutto al Nord (15% contro il 7% del Sud). I più attivi risultano gli abitanti della Provincia Autonoma di Bolzano: una persona su 4 si muove in bici.
  • Il 39% degli adulti ha dichiarato di essersi spostato a piedi nel mese precedente per andare al lavoro, a scuola o per le attività quotidiane. La quota di chi si muove abitualmente a piedi è più elevata al Nord, tra i 18-24enni, tra le donne, tra le persone senza difficoltà economiche o con un livello di istruzione più alto, e tra gli stranieri. A Bolzano quasi 6 persone su 10 vanno a piedi al lavoro o a scuola, un dato di poco superiore a quello del Piemonte.
  • Complessivamente, il 42% degli italiani pratica mobilità attiva, ma solo il 19% raggiunge i livelli di attività moderata raccomandati dall’OMS. Il 22% della popolazione risulta solo parzialmente attivo dal punto di vista della mobilità sostenibile: si sposta infatti a piedi o in bicicletta, ma per meno di 150 minuti a settimana. La maggioranza, pari al 59%, utilizza invece veicoli a motore – privati o pubblici – con spostamenti a piedi o in bici del tutto assenti o trascurabili.
     

Un investimento sulla salute
Il rapporto ISS evidenzia che camminare o pedalare diventano presto un’abitudine: chi si muove in bicicletta lo fa per quasi 4 giorni alla settimana per un totale settimanale di oltre 140 minuti e chi preferisce andare a piedi per gli spostamenti abituali lo fa mediamente per oltre 4 giorni alla settimana per un totale di 170 minuti alla settimana. Comunque, si può fare di più: l’ISS auspica che ogni adulto in Europa cammini o pedali 15 minuti in più al giorno. Sebbene, infatti, la mobilità in ambiente urbanizzato comporti anche alcuni rischi – come l’esposizione agli inquinanti o la possibilità di essere coinvolti in incidenti stradali – i benefici superano di gran lunga i rischi, con un rapporto stimato di 9 a 1.


Prevenzione e stili di vita
La mobilità attiva è un altro cruciale tassello per mantenere in salute il tuo cuore riducendo il rischio di malattie cardiovascolari. Prendersi cura del cuore significa anche fare piccole scelte quotidiane, come preferire la bicicletta all’auto o muoversi a piedi. Un modo semplice ed efficace per abbassare il proprio rischio cardiovascolare e migliorare la qualità della vita.
 

Riferimenti