Prevenzione primaria, secondaria e diagnosi precoce: conosci le differenze?

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Quando si parla di prevenzione cardiovascolare, si confondono spesso la prevenzione primaria, la prevenzione secondaria e la diagnosi precoce (screening). Questi approcci di prevenzione sono tutti fondamentali per proteggere il cuore e prevenire malattie cardiovascolari anche gravi come l'infarto o l'ictus, ma differiscono per la tipologia e le finalità degli interventi preventivi, e per la popolazione ai quali si applicano. 

 

Cos'è la prevenzione primaria

Con prevenzione primaria ci si riferisce a tutte le azioni finalizzate a ridurre il rischio che si sviluppi una malattia. Nel caso della prevenzione cardiovascolare, significa lavorare su fattori di rischio che possono essere modificati, come:

  • Pressione alta
  • Colesterolo e trigliceridi alti
  • Fumo
  • Stile di vita sedentario
  • Sovrappeso e obesità
  • Glicemia elevata

Ne deriva che gli interventi di prevenzione primaria riguardano principalmente lo stile di vita. Si tratta di essere costanti nel mantenere abitudini salutari: avere una dieta equilibrata, ricca in fibre e povera di grassi saturi, svolgere attività fisica regolare, non fumare e non eccedere troppo con il peso corporeo. 

Importanti per la prevenzione primaria sono anche i controlli medici che permettono di individuare i fattori di rischio e mettere in atto strategie di prevenzione primaria adeguate, che possono prevedere anche i farmaci (come quelli per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo). 

Dato che la prevenzione primaria ha l’obiettivo di evitare la comparsa delle malattie, ne beneficia maggiormente la popolazione sana ma non significa che le abitudini salutari debbano essere abbandonate dopo un’eventuale diagnosi di malattia.

 

Differenza tra prevenzione primaria, secondaria e diagnosi precoce

La prevenzione secondaria e la diagnosi precoce si distinguono dalla prevenzione primaria per il momento in cui intervengono e il tipo di azioni messe in atto. 

Come abbiamo detto, per prevenzione primaria si intendono tutte quelle attività mirate a far sì che la malattia non si presenti ed è esercitata su una popolazione definita sana. Fare una regolare attività fisica è prevenzione primaria perché contribuisce a evitare o a ridurre il rischio che si sviluppi una malattia cardio circolatoria. La prevenzione secondaria riguarda le cautele che si mettono in atto in un paziente che ha già una malattia cercando di limitare l’evoluzione o altre complicanze. Per esempio, un paziente che ha avuto un infarto in prevenzione secondaria deve mantenere i valori di LDL (il colesterolo cattivo) il più bassi possibili per evitare altri infarti possibili. Per screening, o diagnosi precoce, si intendono tutte quelle attività atte a diagnosticare una malattia nei primi stadi, come eseguire una TC polmonare a tutti fumatori allo scopo di individuare un possibile tumore in uno stadio precocissimo ma, appunto, già presente.

 

Lo studio CVrisk-IT e la prevenzione primaria

Lo studio CVrsik-IT è uno studio di prevenzione primaria che ha l’obiettivo di comprendere meglio come identificare e ridurre i fattori di rischio cardiovascolare nelle persone sane. Ogni partecipante viene sottoposto a test specifici per la valutazione del proprio rischio cardiovascolare: visita cardiologica, misurazione della pressione e analisi del sangue.

In base ai risultati, viene fornita una strategia personalizzata di prevenzione primaria adattata alle caratteristiche della persona e del suo livello di rischio con lo scopo di mantenere una buona salute cardiovascolare a lungo termine.

I partecipanti allo studio saranno poi valutati nel tempo, anche per mezzo di altri esami come la TC coronarica senza mezzo di contrasto, l’ecodoppler carotideo e le analisi genetiche, per comprendere quanto la valutazione individuale e gli interventi di prevenzione primaria personalizzati sono stati efficaci nel ridurre il rischio cardiovascolare.