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Patologia sottovalutata. Solo un italiano su due fa prevenzione cardiaca

Patologia sottovalutata. Solo un italiano su due fa prevenzione cardiaca

Malattie cardiovascolari prima causa di morte eppure le persone si ritengono immuni da problemi. “Bisogna rendere la popolazione più consapevole”. Intervista a Lorenzo Menicanti, Presidente della Rete Cardiologica.

Il progetto che prevede la malattia

Il progetto che prevede la malattia

Così la diagnosi diventa più accurata. L’obiettivo del protocollo è valutare l’efficacia dei sistemi di prevenzione. Il reclutamento dei pazienti sarà su base volontaria. Si comincerà nel gennaio prossimo.

La prevenzione cardiologica salva la vita

La prevenzione cardiologica salva la vita

l racconto dell’avvocato Nunzio Raimondi: «Spesso la mancanza di segni evidenti di gravi cardiopatie conduce a morti improvvise».

«Sono un cardiopatico operato d’urgenza tre anni orsono di quattro by pass aortocoronarici. È stato un intervento cosiddetto “salvavita” perché il Prof. Lorenzo Menicanti (nella foto insieme all’avvocato Raimondi), che mi operò, mi disse, il 24 dicembre 2021, “devo operarla immediatamente perché lei può morire da un momento all’altro”.

Malattie cardiovascolari, controlli al cuore: solo il 18% li fa

Malattie cardiovascolari, controlli al cuore: solo il 18% li fa

Malattie cardiovascolari in aumento: sono la prima causa di morte in Italia. Mentre i medici mettono in allerta sul prevenire le malattie attraverso uno stile di vita sano, i dati mostrano dati preoccupanti: serve più attenzione alle cause di rischio. Il 54% degli italiani ;ritiene di non essere a rischio infarto, ma in realtà il 32% dei decessi registrati in Europa è legato a una patologia al cuore. In Italia si scende, ma di pochissimo (30,8%). Numeri che superano che superano abbondantemente i decessi dei pazienti oncologici (22%), scardinando così uno stereotipo che porta a una scarsa attenzione al benessere del nostro cuore.

Salute, solo 1 italiano su 2 fa prevenzione cardiovascolare

Salute, solo 1 italiano su 2 fa prevenzione cardiovascolare

Il 54% degli italiani ritiene di non essere a rischio: al contrario, le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte sia in Italia (30,8%) sia in Europa. Anche nel continente, infatti, pesano per il 32%seguite da quelle oncologiche (22%). Solo un italiano su due dichiara di fare “qualcosa” per la prevenzione cardiovascolare (e solo 1 su 10 ritiene di fare “molto”), concentrandosi sull’alimentazione (50%), sul movimento e sull’attività fisica (39%). A effettuare controlli ed esami medici regolari è il 18% e solo l’11% dichiara d’impegnarsi a ridurre il fumo. Gli ostacoli che rallentano le azioni preventive sono molteplici: modifica dello stile di vita (39%), scarsa consapevolezza del rischio (33%), mancanza di informazioni su cosa fare per la prevenzione (27%) e scarsa comunicazione/supporto da parte del medico (21%).