NEWSLETTER N. 14 – 8 MARZO 2025

Obesità, una sfida oltre la volontà individuale

 

Obesità, una sfida oltre la volontà individuale
 
World Obesity Day: Raising Awareness for a Healthier Future

 

Il 4 marzo è stata la Giornata Mondiale dell’Obesità. Per questo 2025 la World Obesity Federation ha scelto di porre l’attenzione su quanto i sistemi in cui viviamo influiscono sull’aumento globale dell’obesità.

L’aumento dei casi di obesità è dovuto non solo a fattori biologici e genetici, ma anche a quelli ambientali, psicologici e socio-economici. Perciò, nonostante sia una condizione prevenibile, la volontà del singolo spesso non è sufficiente.

Per contrastare l’aumento dell’obesità, che attualmente rappresenta una delle principali emergenze per la salute pubblica globale, è necessario che si intervenga a 360 gradi su tutti i fattori di rischio che causano aumento del peso corporeo.

In questa direzione va lo studio CVrisk-IT sviluppato dalla Rete Cardiologica con il supporto del Parlamento Italiano e del Ministero della Salute.

Leggi il commento del professor Alexis Malavazos, Responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Endocrinologia e del Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiometabolica presso l’IRCCS Policlinico San Donato di Milano, che ha spiegato l’importanza del progetto CVrisk-IT nella riduzione del rischio cardiovascolare che comprende anche la prevenzione dell’obesità.

 

Anche il cuore soffre lo stress lavorativo...

 

Anche il cuore soffre lo stress lavorativo.

 

Lo stress è un fattore di rischio spesso sottovalutato per la salute cardiovascolare. Tuttavia, le moderne condizioni di lavoro, unite alla precarietà economica, stanno diventando sempre più parte del problema. Pressioni costanti, scadenze ravvicinate e la mancanza di controllo sul proprio lavoro determinano uno stato di stress cronico che non si limita a influenzare la sfera emotiva, ma può provocare danni fisici concreti, come l’aumento della pressione arteriosa e il rischio di infarto e ictus.

L’organismo, infatti, reagisce allo stress producendo ormoni come il cortisolo e l’adrenalina che a lungo andare possono compromettere la salute del sistema cardiovascolare, danneggiando le arterie e favorendo l’aterosclerosi.

Come ha sottolineato l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro nel 2023, interventi mirati a migliorare la qualità della vita, sia sul lavoro che nella sfera personale, risultano essenziali per ridurre il peso delle malattie cardiovascolari nella società.