COS’È LO STUDIO CVRISK-IT
Lo Studio denominato “CVrisk-IT” è uno studio scientifico randomizzato e controllato di portata nazionale, finanziato dal Ministero della Salute e che vede la partecipazione di ben 17 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) afferenti alla Rete Cardiologica.
CVrisk-IT ha lo scopo di “andare al cuore della prevenzione”, per capire se l’integrazione di informazioni complementari sulla salute (derivanti, per esempio, da immagini radiologiche o dati genetici) aiuti a stimare meglio il rischio che una persona sviluppi una malattia cardiovascolare a 10 anni, in modo da fornire consigli sempre più personalizzati per prevenire queste patologie.
Inoltre, lo Studio è un’occasione per raccogliere campioni biologici dalle persone che intendono contribuire alla ricerca medica in ambito cardiovascolare.
È previsto che la sperimentazione si svolga in 17 IRCCS e altri centri affiliat (es, aziende ospedaliere, centri AVIS) e che vengano inclusi un totale di 30.000 volontari sani.

LE ULTIME NEWS
Proteggere il cuore controllando la pressione del sangue
31/07/25
L’ipertensione arteriosa, ovvero la pressione alta, è uno dei principali nemici della salute. Nella maggior parte dei casi è asintomatica ma a lungo andare può danneggiare il cuore aumentando in modo significativo il rischio di infarto, ictus e altre malattie cardiovascolari. Non solo: colpisce anche altri organi come i reni, il cervello e la vista.
Consumo di alcol: fa sempre male?
29/07/25
L'alcol è una sostanza psicoattiva che, sebbene socialmente accettata, ha effetti ben documentati sulla salute cardiovascolare. Secondo le ultime stime dell'OMS, nel 2019 nel mondo c'erano 2,5 miliardi di persone di età superiore ai 15 anni che facevano uso di bevande alcoliche.
Ma esiste una quantità sicura?
Centri Partecipanti
Al cuore della prevenzione: approcci integrati per una prevenzione cardiovascolare personalizzata.
CVrisk-IT è uno studio scientifico randomizzato e controllato di portata nazionale, finanziato dal Ministero della Salute e che vede la partecipazione di ben 18 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) afferenti alla Rete Cardiologica.
Lo studio ha lo scopo di “andare al cuore della prevenzione”, per capire se l’integrazione di informazioni complementari sulla salute (derivanti, per esempio, da immagini radiologiche o dati genetici) aiuti a stimare meglio il rischio che una persona sviluppi una malattia cardiovascolare a dieci anni, in modo da fornire consigli sempre più personalizzati per prevenire queste patologie.