GIORNATA MONDIALE DEL SONNO: LA SALUTE CARDIOVASCOLARE PASSA ANCHE DAL BEN DORMIRE

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Uno studio su oltre 60.000 adulti ha rilevato che sia la breve durata del sonno (meno di 6 ore per notte) che la scarsa qualità del sonno sono associate a un aumento del rischio di malattia coronarica. In particolare, gli individui con una qualità del sonno scadente presentavano un rischio maggiore del 40% rispetto a coloro con una migliore qualità del sonno (Lao et al., 2018).

Il sonno è quindi fondamentale per la salute cardiovascolare. Sempre secondo questo studio, dormire meno di sei ore per notte o avere una qualità del sonno compromessa è stato associato ad un rischio maggiore di ipertensione, obesità, e diabete, tutti fattori che contribuiscono ad aumentare il rischio cardiovascolare (Lao et al., 2018). 

Ma quanto dormire? La quantità di sonno di cui si ha bisogno dipende da vari fattori, in particolare dall’età.

Sebbene le esigenze di sonno possano variare significativamente da persona a persona, ci sono alcune indicazioni generali della National Sleep Foundation su quanto dormire, divise per diverse fasce d’età.

Secondo gli esperti della Mayo Clinic, altri fattori possono influenzare il numero di ore di sonno di cui hai bisogno, oltre all’età. Ad esempio:

  • Qualità del sonno: se il ciclo del sonno è frequentemente interrotto, non potremo avere un sonno di qualità. La qualità del sonno è importante tanto quanto la quantità.
  • Privazione del sonno precedente: se veniamo privati del sonno, la quantità di sonno di cui abbiamo bisogno aumenta.
  • Gravidanza. i cambiamenti nei livelli ormonali e il disagio fisico possono ridurre la qualità del sonno.
  • Invecchiamento: gli adulti più anziani hanno bisogno di circa la stessa quantità di sonno degli adulti più giovani. Tuttavia, con l’avanzare dell’età, i modelli di sonno possono cambiare. Gli anziani tendono a dormire in modo più leggero, impiegano più tempo per addormentarsi e dormono per periodi più brevi rispetto ai più giovani. Inoltre, tendono a svegliarsi più volte durante la notte.

Inoltre, le malattie cardiovascolari (CVD) sono indirettamente associate a una scarsa qualità del sonno attraverso il loro impatto sulla salute mentale. La depressione, che è significativamente più comune nei pazienti con CVD, è strettamente legata a disturbi del sonno. La relazione tra questi fattori e CVD è influenzata da fattori biologici, ambientali e comportamentali.

Della prevenzione primaria cardiovascolare si occupa anche il progetto CVrisk-IT che, pur non mirando direttamente alla valutazione della qualità e della quantità di sonno delle persone arruolate, assume una visione globale dello stile di vita dei cittadini del quale il sonno è una parte integrante.