News
TRATTAMENTO DELLA VALVOLA AORTICA STENOTICA: L’OBESITÀ MODERATA NON LIMITA LA RIABILITAZIONE CARDIACA
09/05/24
La stenosi della valvola aortica (SA) è la più comune patologia della valvola cardiaca negli anziani. Com’è noto, nella stenosi aortica grave il trattamento consiste nella sostituzione della valvola aortica e la scelta tra la sostituzione chirurgica (SAVR) e impianto transcatetere (TAVI) della valvola dipende dall’età, dalla valutazione del rischio e dall’idoneità all’intervento. La riabilitazione cardiaca basata sull’esercizio fisico (CR) migliora le prestazioni fisiche indipendentemente dal tipo di trattamento, ma è più comunemente applicata dopo la SAVR.
TRATTAMENTO DELLA STENOSI AORTICA GRAVE E FUNZIONI NEURO COGNITIVE: IL RUOLO DELL’ANEMIA
06/05/24
Uno studio prospettico di coorte nell'ambito dell'OUTSTANDING ITALY si è posto l'obiettivo di identificare il pattern neuro cognitivo pre-procedurale e i suoi determinanti in pazienti over 65 anni con stenosi aortica grave sottoposti a SAVR o TAVI e i cambiamenti a 2-3 mesi dall'intervento
SAVE THE DATE – MEETING SCIENTIFICO “AL CUORE DELLA PREVENZIONE: LO STUDIO CVRISK-IT”
27/03/24
AL CUORE DELLA PREVENZIONE: LO STUDIO CVRISK-IT
Approcci integrati verso la prevenzione cardiovascolare di precisione
Vi annunciamo il prossimo importante incontro scientifico, che coinvolge gli IRCCS della Rete Cardiologica, dal titolo “Al Cuore della Prevenzione: Lo Studio CVRISK-IT”, focalizzato sull’implementazione di approcci integrati per la prevenzione cardiovascolare, con particolare enfasi sulla precisione diagnostica e terapeutica.
VERSO UNA PREVENZIONE PERSONALIZZATA DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI IN ITALIA: AL VIA IL PROGETTO “CVRISK-IT”
22/01/24
Ha appena preso il via un grande progetto nazionale di prevenzione cardiovascolare che coinvolge 17 IRCCS della Rete Cardiologica, con il coordinamento dell’IRCCS Policlinico San Donato, e si sviluppa su tutto il territorio nazionale. Un’iniziativa innovativa, – finanziata dal Ministero della Salute con 20 milioni € in quattro anni a partire dal 1° gennaio 2024, – che potrebbe rivoluzionare l’approccio alla prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari in Italia, a loro volta una delle principali cause di morbilità e mortalità nel nostro paese e nel mondo.