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CVrisk-IT, presentati i primi dati

Nel corso dell’Annual Meeting 2025 della Rete Cardiologica IRCCS del Ministero della Salute tenutosi il 20 e 21 novembre presso la Fondazione IRCCS Policlinico Gemelli a Roma, sono stati presentati i primi dati su manifestazioni di interesse e arruolamenti nel progetto CVrisk-IT.

Gli sport invernali per la salute del cuore

L’attività fisica e gli sport, compresi quelli che saranno protagonisti delle prossime Olimpiadi invernali, sono raccomandati dalle linee-guida internazionali, come quelle della massima autorità europea dei cardiologi europei, l’European Society of Cardiology (ESC). Ma l’attività fisica e gli sport devono essere praticati bene, senza rischi, in base alle proprie possibilità e stato di salute.

Vegetale sì, ma di qualità: la scelta che aiuta il cuore

Un recente studio francese mostra che scegliere vegetali di qualità, sani e poco lavorati può fare davvero la differenza per il cuore. Le persone che seguivano questo tipo di alimentazione hanno infatti registrato un rischio cardiovascolare significativamente più basso. Al contrario, diete ricche di prodotti vegetali ultra-trasformati e con scarsa qualità nutrizionale erano associate a un rischio maggiore.

Flavanoli del cacao per la salute cardiovascolare

Recenti ricerche attestano che l’assunzione di polvere di cacao (non cioccolato!) migliora la funzione vascolare proteggendo cuore e arterie. Il cacao contrasta i deleteri effetti dell’inattività fisica e dei pasti grassi in condizioni di stress mentale. 

Luce artificiale di notte: meno è meglio per il cuore

L’inquinamento luminoso notturno potrebbe contribuire a un aumento del rischio cardiovascolare. Come confermato al recente congresso dell’American Heart Association (AHA), la luce artificiale notturna delle grandi città può causare il perturbamento dei nostri ritmi circadiani (il ciclo biologico sulle 24 ore) con effetti ad ampio raggio sulla salute di cuore e arterie. 

Ma qualcosa per mantenere inalterati i nostri ritmi può essere fatto.

Meno infiammazione, meno rischi cardiovascolari

L’infiammazione sistemica, di cui spesso non ci accorgiamo, contribuisce ad aumentare il rischio cardiovascolare. Anche quella di basso grado, a lungo andare, può esporci a eventi come l’infarto del miocardio o allo sviluppo di scompenso cardiaco e pericarditi. Il lato positivo è che possiamo fare molto per ridurre il nostro stato infiammatorio.

Una buona salute mentale riduce il rischio cardiovascolare

Ormai è chiaro che una buona salute mentale impatta positivamente sulla salute cardiovascolare. Al contrario, le patologie mentali – a cominciare da ansia e depressione – possono aumentare i rischi cardiovascolari cui siamo esposti, spingendo, tra le altre cose, ad adottare stili di vita non salutari che impattano ulteriormente sulla salute del cuore. 

Ecco cosa consiglia la European Society of Cardiology.

Hai inviato la manifestazione d’interesse a partecipare allo studio CVrisk-IT. E adesso?

Scopri cosa succede dopo aver manifestato l’interesse a partecipare allo studio CVrisk-IT.

Il Long Covid e i rischi per il cuore

Dopo essersi ammalate di Covid-19, alcune persone continuano a manifestare sintomi anche per lungo tempo. Si tratta della Sindrome Post Covid-19, chiamata in inglese Long Covid. Una situazione da non sottovalutare, che coinvolge anche la nostra salute cardiovascolare. Anche le organizzazioni dei cardiologi europei consigliano: se i sintomi persistono troppo a lungo è opportuno farsi visitare da un medico. 

Ma quali sono i segnali da tenere d'occhio?